La Produzione

Dagli anni '60 ad oggi

Passione, lavoro e amore per la nostra terra

Seguiamo un approccio sostenibile, senza l’utilizzo di sostanze chimiche, utilizzando tecniche colturali in grado di preservare la fertilità della terra. La raccolta delle olive, appena invaiate, avviene dalla prima settimana di ottobre fino a novembre. Il metodo è quello dello scuotimento che prevede il distacco della drupa direttamente dall’albero. Le olive sono portate al frantoio e molite entro 24 ore dalla raccolta.

Olio EVO

Il gusto dell’olio viene determinato non solo dal tipo di oliva, ma anche dal grado di maturità. Olive a piena maturazione producono una maggiore quantità di olio qualitativamente meno pregiato. Se le olive vengono raccolte prima, si ottiene una quantità minore di olio ma una qualità molto superiore, così è possibile ottenere un’olio ricco di preziose sostanze nutrizionali, di sapore intenso fruttato, con leggero retrogusto piccante, meravigliosamente profumato e di stupendo colore verde dorato. La conservazione avviene in appositi contenitori di acciaio inossidabili, al riparo da luce, aria e caldo, solo così l’olio extra vergine dell’Azienda Agricola Paolo D’Aloisio mantiene pressoché invariato le sue eccellenti qualità organolettiche e il suo elevato valore biologico e nutrizionale per circa 18 mesi.

Nel nostro territorio è possibile per ogni ambiente degustare un olio particolare, risultato di una selezione naturale delle varie cultivar che meglio si sono adattate a questi ambienti; è questa la grande forza della biodiversità e della non omologazione

Pasta di grani antichi

 I grani antichi oggi si distinguono da quelli moderni per la taglia alta per la predilezione di terreni poveri, marginali e della coltivazione con metodo biologico; dal punto di vista nutrizionale invece, si distinguono dai grani moderni per un ridotto apporto di glutine e qualità organolettiche superiori. Il Farro Dicoccum è il grano coltivato all’epoca dei faraoni e in epoca romana ed è stato riscoperto per via delle sue eccellenti proprietà organolettiche, anche grazie al suo basso apporto calorico e alla elevata digeribilità. Il grano Senatore Cappelli è considerato il padre del grano duro, è un frumento ristato molto duro, per cui la pasta rimane sempre al dente. Il grano duro Saragolla, anche detto “grano dei Faraoni”, data la sua antichissima provenienza dall’Egitto, è originaria dell’area del Mediterraneo e attualmente viene coltivata soprattutto in Abruzzo. Ha eccellenti qualità organolettiche, un maggior contenuto di proteine, lipidi e sali minerali rispetto ai grani moderni. La Solina è un antico grano autoctono abruzzese, da poco riscoperto, da cui si ricava una farina morbida al tatto, dal caratteristico profumo di montagna e adatta alle lavorazioni manuali.

Il farro DICOCCUM è la specie maggiormente conosciuta e coltivata in Italia, diffusa prevalentemente nelle aree della dorsale appenninica centro-meridionale, e interessa particolarmente coltivazioni di tipo biologico. Inoltre, il farro possiede un’elevata rusticità e un’ampia adattabilità ambientale, fattori che gli consentono di non subire l’attacco dalle erbe di campo. Per lungo tempo dimenticato, il farro viene macinato secondo l’antica tradizione, mediante l’utilizzo di macine in pietra, per preservarne il germe, ricco di principi nutritivi. Nel corso degli ultimi anni, il farro è stato riscoperto per via delle sue eccellenti proprietà organolettiche, anche grazie al suo basso apporto calorico e alla elevata digeribilità.

Politiche Ambientali

Queste scelte sono dettate dalla consapevolezza che ogni nostra azione ha un impatto diretto sull’ambiente che ci circonda ed in cui viviamo, ecco perché ogni giorno, ci impegniamo per ridurre al minimo gli sprechi ed i consumi migliorando anche la qualità del servizio offerto. Lavoriamo e offriamo l’opportunità di entrare in sintonia con l’ambiente rispettandolo e diventando parte di esso, godendo dei suoi profumi, dei cibi che provengono direttamente dai territori circostanti, ammirando lo scorrere delle stagioni che modellare dipinge il paesaggio, in un generoso ciclo vitale che si ripete, ma mai uguale.